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Vulcano Stromboli


  • Nazione
  • Tipologia
  • Ultima attività

  • Latitudine
  • Longitudine
  • Elevazione
  • Italia
  • Stratovulcano

  • 38.789° N
  • 15.213° E
  • 924 m


Descrizione Stromboli


Lo Stromboli è un vulcano attivo delle Isole Eolie perennemente attivo e noto per le frequenti eruzioni ed esplosioni osservate all'incirca ogni ora.
Assieme all'Etna è il vulcano più attivo della nostra penisola eppure, nonostante ciò, non ha mai generato eruzioni catastrofiche come quelle del Vesuvio e dei Campi Flegrei.


vulcano stromboli
(Eruzione Stromboli 2014 - foto realizzata da Domenico Rosso)


INDICE



Che tipo di vulcano è lo Stromboli?

Lo Stromboli è uno stratovulcano dell'arco eoliano emerso dalle acque del Mar Tirreno circa 160mila anni a seguito di lunghe e intense fasi eruttive.
Nel corso del tempo si sono formati e poi collassati diversi edifici vulcanici.


cratere stromboli

Attualmente il centro eruttivo del vulcano è un cono piroclastico sulla cui sommità vi sono tre crateri vulcanici di diverse dimensioni.

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Dove si trova lo Stromboli ?

Lo Stromboli si trova nel Mar Tirreno, fa parte dell'arcipelago delle Isole Eolie (situato a nord della Sicilia) e costituisce la più settentrionale e orientale tra le 7 isole vulcaniche.





Quanto è alto lo Stromboli?

Lo Stromboli è alto 924 metri sul livello del mare ma l'altezza del vulcano può variare in caso di intense eruzioni vulcaniche.
A dire il vero gran parte dell'edificio vulcanico è sommersa infatti la base del vulcano è posta a circa 1500 metri di profondità e quindi, se misurato a partire dal fondale del Mar Tirreno, lo Stromboli sarebbe alto quasi 2500 metri !




Eruzione dello Stromboli

Lo Stromboli è tra i vulcani più attivi e noti del pianeta per via della sua costante attività eruttiva e quindi per le esplosioni registrate all'incirca ogni ora.
Tale attività, detta per questo motivo "Stromboliana", interessa le bocche eruttive situate in un grande cratere posto a circa 750 metri sul livello del mare.
In altre parole avvengono esplosioni intermittenti di media energia - della durata di pochi secondi - durante le quali vengono espulse piccole bombe vulcaniche e lapilli ad altezze anche considerevoli.
Occasionalmente possono verificarsi però anche eruzioni effusive, ovvero fasi eruttive non esplosive caratterizzate dall'emissione di lava molto fluida.

Fortunatamente la morfologia dello Stromboli obbliga le colate di lava ad attraversare la "Sciara del Fuoco" posta a debita distanza dai centri abitati.
Si tratta di un ripido pendio, limitato ai lati da due scogliere, che dal cratere dello Stromboli scende direttamente fino a mare.


sciara del fuoco Stromboli
(foto realizzata da Domenico Rosso)


Le eruzioni stromboliane più violente mai accadute in tempi storici sono avvenute invece nel 1919 e nel 1930.
In entrambi i casi pare che la violenza delle eruzioni sia stata dipesa da grandi infiltrazioni di acqua marina nei condotti vulcanici e quindi dall'inevitabile "contatto" tra acqua e magma.

Quando il vulcano "esplode" in maniera violenta e con poco preavviso si tratta invece di un parossismo.
Durante queste violenti e improvvise esplosioni sono espulse bombe vulcaniche anche a distanze considerevoli e vengono generate colonne eruttive alte svariati chilometri.
Il parossismo in genere non dura molto, inoltre l'attività stromboliana può sfociare in un'attività di fontanamento lavico.
Uno dei parossismi più forti registrati negli ultimi anni è avvenuto il 3 Luglio 2019.


parossismo Stromboli
Photo by Sergio Cima on Unsplash


Il 3 Luglio 2019 alle 16.46 ora locale le reti di monitoraggio dell'INGV (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia) hanno registrato l'inizio di un fortissimo parossismo presso l'area craterica dello Stromboli.
Si è trattato nello specifico non di una bensì di 2 fortissime e improvvise esplosioni avvenute nell'arco di soli 30 secondi.
La sequenza parossistica ha generato una colonna di cenere vulcanica alta più di 2 chilometri, risultando visibile da ogni isola dell'arcipelago delle Eolie.
La sequenza esplosiva ha purtroppo causato il decesso di un turista e il ferimento di alcuni escursionisti colpiti dalle pietre scagliate in aria dalle due esplosioni del vulcano.



Purtroppo l'evento è avvenuto senza alcun preavviso.
Nello specifico le emissioni di anidride solforosa non hanno mostrato nei giorni precedenti (e al momento delle esplosioni) variazioni significative rispetto al degassamento tipico dello Stromboli.
Nessun segnale ha quindi lasciato pensare che potesse verificarsi qualcosa di talmente violento e inaspettato.
Parossismi così forti, seppur molto rari, sono già avvenuti in passato.

Per quanto riguarda lo Stromboli il principale pericolo è dato da un eventuale collasso dell'edificio vulcanico o dalla ricaduta in mare di un ingente volume di roccia: in tal caso può formarsi uno tsunami con onde molto alte come avvenuto con il vulcano Krakatoa a fine 2018.
I collassi di vulcani o di versanti vulcanici possono generare maremoti catastrofici come il megatsunami della baia di Lituya.




Fonte

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