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Vulcano Marsili


  • Nazione
  • Tipologia
  • Ultima attività

  • Latitudine
  • Longitudine
  • Elevazione
  • Italia
  • Sottomarino

  • 39.284° N
  • 14.399° E
  • -779 m


Descrizione del Marsili


Il vulcano Marsili è situato nel Mar Tirreno e per via delle sue incredibili dimensioni, ovvero 70 km di lunghezza, 30 km di larghezza e 3000 metri di altezza se misurato a partire dal fondale, è il vulcano più esteso d'Europa !


vulcano marsili


È anche più grande dell'Etna, del Vesuvio, dei Campi Flegrei e di qualsiasi altro vulcano italiano.


INDICE



Che tipo di vulcano è il Marsili ?

Il Marsili è un vulcano sottomarino molto vasto ma nonostante sia alto circa 3000 metri la vetta del cono vulcanico è situata a circa 450 metri al di sotto del livello del mare.


hotspot Hawaii Kilauea
NOAA/National Science Foundation, Public domain, via Wikimedia Commons


Ciò significa che se il Marsili iniziasse un nuova fase eruttiva, la lava accumulandosi farebbe lentamente crescere il vulcano in altezza e col passare del tempo il cono vulcanico potrebbe addirittura emergere dalle acque del Mar Tirreno creando così una nuova isola vulcanica.
Tecnicamente parlando il Marsili è uno stratovulcano (ovvero un vulcano a forma conica) che può generare eruzioni esplosive ed effusive.
Per effusiva si intende un'eruzione NON violenta durante la quale viene eruttata lava molto fluida, più o meno come un'eruzione di tipo hawaiano.


In merito alla sua formazione sono in molti a credere erroneamente che questo enorme vulcano sottomarino faccia parte dell'arcipelago delle Eolie (delle quali fa parte lo Stromboli) e che dunque si sia formato a causa della subduzione presente nell'area.
In realtà la nascita del vulcano Marsili è dipesa dalla formazione di un bacino di retroarco e quindi dall'apertura del Mar Tirreno.
In parole povere, da milioni di anni, il blocco crostale calabro-ionico scivolando (subducendo) al di sotto del Mar Tirreno, tira verso di sè la crosta oceanica del Mar Tirreno causando un suo assottigliamento e di conseguenza la risalita di materiale caldo proveniente dalla viscere della Terra.
L'assottigliamento nel tempo ha generato delle spaccature dalle quali è fuoriuscito il magma che ha portato alla formazione del vulcano Marsili e degli altri edifici vulcanici sottomarini come il Valinov, Magnaghi e il Palinuro.
Questa sorta di "stiratura" della crosta terrestre ha contribuito nel tempo all'espansione del bacino del Mar Tirreno.



A dimostrazione di quanto sia attivo il Mar Tirreno dal punto di vista vulcanico, nel Novembre 2017 è stata scoperta una catena di 15 vulcani sottomarini (di cui 7 totalmente nuovi) lunga 90 chilometri e larga 20.
Secondo il geologo marino Salvatore Passaro molti di questi vulcani sottomarini sono stati attivi tra 300.000 e 800.000 anni.
Alla scoperta, pubblicata sulla rivista Nature Communications, ha partecipato l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), l'istituto per l'ambiente marino costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Iamc-Cnr) e l'istituto neozelandese di Scienze geologiche e nucleari (Gns).
La catena vulcanica del Palinuro testimonia l'intensa attività vulcanica dell'area e i rischi legati ad un'eventuale eruzione del vulcano Marsili.




Dove si trova il Marsili ?

Il vulcano Marsili si trova sul fondale del Mar Tirreno (in Italia) a metà strada tra Napoli e Palermo, precisamente a circa 70 km a nord delle Isole Eolie.

Mappa Marsili





Ultima eruzione del Marsili

Il Marsili è un vulcano attivo, scoperto nei primi anni del 1900 e studiato attentamente solo a partire dagli anni 2000.
Fino a qualche anno fa si riteneva che l'attività del vulcano fosse iniziata 1 milione di anni fa e terminata circa 100000 anni fa ma in realtà svariati studi hanno smentito si tratti di un vulcano estinto.


eruzione vulcano marsili
Photo by Pierre-Yves Burgi on Unsplash


Grazie ad una campagna di esplorazione condotta nel 2006 sono state prelevate delle colonne ("carote") di sedimento nelle quali sono stati riconosciuti 2 depositi di cenere vulcanica eruttata "recentemente" (rispetto alla scala dei tempi geologici).
L'ultima eruzione del Marsili è avvenuta circa 5000 e 3000 anni fa !

Questa importante scoperta è avvenuta proprio grazie alla campagna di esplorazione del 2006.
Dunque il Marsili è considerato un vulcano quiesciente, cioè non estinto e in grado di poter eruttare in futuro.




Il vulcano Marsili si sta risvegliando ?

Il vulcano Marsili non si sta risvegliando e quindi nonostante sia ancora attivo non ci sono elementi che facciano pensare a una sua imminente eruzione.
Attraverso lo studio dei dati geofisici e dei carotaggi effettuati sulla sommità del vulcano (situata a circa 450 metri di profondità) sappiamo che è presente tuttora un'attività idrotermale attiva e che le eruzioni vulcaniche più recenti, avvenute tra i 5000 e i 3000 anni fa, sono state poco esplosive.

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Allerta tsunami Marsili

Il Marsili può provocare uno tsunami distruttivo ?
Sono in molti a porsi tale domanda da quando alcuni studiosi hanno affermato che l'edificio vulcanico del Marsili potrebbe franare innescando onde anomale che in pochi minuti raggiungerebbero le coste del Sud Italia.
allerta tsunami marsili
Photo by Todd Turner on Unsplash


A tal proposito lo scarso monitoraggio del vulcano e il timore di uno tsunami innescato da una frana del vulcano hanno spinto l'ex presidente della Provincia di Salerno ad avviare, nel Settembre 2018, un'interrogazione parlamentare poiché la "presenza del più grande vulcano d’Europa sommerso proprio nelle acque del Tirreno rappresenta una minaccia forte che incombe sulle popolazioni. Non è possibile attendere gli eventi dormendo sogni tranquilli con un mostro che potrebbe generare morte e distruzione in qualsiasi momento".

Se si verificasse un'eruzione esplosiva parte del Marsili potrebbe collassare sul fondale del Mar Tirreno e generare uno tsunami le cui onde alte 25-35 metri colpirebbero le isole Eolie nell'arco di qualche minuto.
Lo tsunami colpirebbe poi anche le coste della Calabria e della Sicilia con onde alte fino a 20 metri.

SIMULAZIONE TSUNAMI MARSILI



Tale scenario sembra irrealistico ma in realtà è certamente possibile se un vulcano esplosivo possiede pareti sottili e una struttura instabile.
È successo ad esempio con il vulcano Krakatoa nel Dicembre del 2018 e lo stesso fenomeno, ma ben più catastrofico, avvenne con il megatsunami della baia di Lituya nel 1958.

Nonostante tali timori siano reali gli scienziati non ha trovato tracce di antichi tsunami, innescati da attività esplosiva e quindi da collassi e frane, dunque credono che in caso di una nuova eruzione vulcanica sottomarina assisteremo solo al ribollire dell’acqua e al galleggiamento del materiale vulcanico eruttato.
Inoltre è ancora più improbabile che un collasso dell'edificio vulcanico (e il conseguente tsunami) possa essere innescato da un forte evento sismico poiché, per quanto il Tirreno sia comunque un'area attiva dal punto di vista sismico, qui i terremoti sono estremamente profondi.


Dal 1985 nell'area del vulcano Marsili e della catena del Palinuro, sono avvenuti solo 350 terremoti ad una profondità compresa tra 0 e 15 km:


attivita' sismica nel Mar Tirreno
(attività simica nel Mar Tirreno)


Per monitorare costantemente l'attività sismica del vulcano Marsili ti consigliamo di utilizzare la nostra lista terremoti.

In conclusione ricordiamo ancora una volta che non esistono evidenze di significativi collassi laterali negli ultimi 700.000 anni di vita del Marsili e non ci sono tracce di tsunami, causati dal vulcano, lungo le coste della Sicilia, della Calabria e della Campania.




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