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I TERREMOTI NELLA STORIA



Sono riportati e descritti i terremoti più forti da quando l'uomo registra l'attività sismica, suddivisi in base alla magnitudo.
E' inoltre presenta una descrizione degli eventi sismici più distruttivi degli ultimi 2000 anni.
Prima di iniziare la lettura ti ricordiamo che se vuoi seguire l'attività sismica della nostra penisola puoi consultare la lista terremoti o utilizzare la mappa sismica ultimi terremoti che tiene conto di tutti gli eventi sismici avvenuti nel mondo !







Valdivia, Cile – 9.5°


Il terremoto di Valdivia, conosciuto anche come il Grande terremoto Cileno, è stato il terremoto più forte registrato dall'uomo.
Con epicentro a circa 900 km a sud di Santiago del Cile, si verificò alle 14.11 ora locale (19.11 UTC) del 22/05/1960, durò circa 13 minuti (il che lo rende probabilmente il terremoto più lungo della storia) e raggiunse l’incredibile magnitudo momento del 9.5°.
Il terremoto venne avvertito in diversi nazioni, la città che ne risentì maggiormente fu Valdivia ma indirettamente anche nazioni molto lontane subirono le conseguenze del terremoto Cileno.
Infatti l’ipocentro non molto profondo (33 km), l’epicentro localizzato non lontano dalle coste, l’incredibile energia sprigionata dalle onde sismiche e il movimento della faglia responsabile dell’evento stesso (si verificò lungo la Fossa Perù – Cile, innescarono uno tsunami con onde alte fino a 25 metri.
È tuttora il terremoto più forte al mondo ma in molti temono possa verificarsi in futuro un evento sismico ancora più forte, ad esempio di magnitudo 13, ma in realtà è estremamente improbabile che possano avvenire eventi sismici più forti del grande terremoto Cileno.



Il maremoto raggiunse le Hawaii (famosa per i suoi vulcani a scudo come l'enorme vulcano Kilauea), la Nuova Zelanda, l'arco vulcanico delle isole Aleutine in Alaska, le Filippine e il Giappone.

Il 21 Maggio alle 06.02 (ora locale) ci fu un terremoto di intensità minore che anticipò l’evento del 22 Maggio e che arrecò danni alle telecomunicazioni del paese.
Dopo l’evento principale vi furono forti e numerose repliche fino al mese di Luglio.
Il terremoto provocò una frattura lunga circa 800 km, spostò l’asse terrestre di 30 centimetri e innescò l’eruzione del complesso vulcanico Puyehue-Cordon Caulle.
Non si conosce il reale numero delle vittime ma, secondo alcune stime, si crede che l’intero evento uccise circa 3000 persone e provocò più di 2 milioni di sfollati.

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Sumatra, Indonesia – 9.3°


Il terremoto di Sumatra, conosciuto anche come il terremoto e maremoto dell’Oceano Indiano del 2004, è stato il secondo terremoto più forte mai registrato (dopo il Terremoto di Valdivia del 1960).
Con epicentro a circa 160 km a ovest dell’Isola di Sumatra (Indonesia), il terremoto si verificò alle 07.58 ora locale (00.58 UTC) del 26/12/2004 e durò circa 8 minuti.
Inizialmente fu stimata una magnitudo 6.8, poi corretta a 8.1.
Dopo vari analisi venne alzata a 8.9 e solo dopo diversi studi è stata calcolata, in maniera definitiva, come magnitudo momento di 9.3.

Il terremoto fu registrato dalla maggior parte dei sismografi sparsi sul globo e indirettamente anche nazioni molto lontane subirono le conseguenze del terremoto Indonesiano.
Infatti l’ipocentro non molto profondo (30 km), la localizzazione dell’epicentro, l’incredibile energia sprigionata e il movimento della faglia responsabile dell’evento stesso (si verificò lungo la Fossa Sunda), innescarono uno tsunami con onde alte fino a 25-30 metri e una velocità in mare aperto di 500-1000 km/h , che raggiunse persino il Sud Africa provocando anche dei morti.

Soli 3 giorni prima si verifico un terremoto di magnitudo 8.1 presso le Isole Macquarie.
Considerando che ogni anno si verifica (statisticamente parlando) solo un terremoto avente una magnitudo maggiore dell’8.0, vari studiosi credono che tra i due terremoti possa esserci un legame.
Comunque all’evento principale seguirono forti e numerose scosse di assestamento che raggiunsero anche una magnitudo di 7.3.
L’evento provocò una frattura lunga circa 400 km, spostò l’asse terrestre tra i 2 e 6 centimetri e spostò le isole prossime all’epicentro di circa 20-30 metri.

Attualmente sono state contante circa 232.000 vittime e 3-5 milioni di sfollati, ma si crede che le vittime siano state oltre 300.000.
A fronte della gravità del terremoto, lo stato Indonesiano ricevette immediatamente aiuti economici (oltre 2 miliardi di dollari statunitensi) e umanitari da oltre 25 nazioni.

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Stretto di Prince William, Alaska – 9.2°


Il Terremoto dello Stretto di Prince William in Alaska, conosciuto anche come gran terremoto dell’Alaska, fu un evento sismico che si verificò alle 17.36 ore locali (03.36 UTC del 28 Marzo) del 27/03/1964 a circa 20 km a nord dello Stretto di Prince William (125 km dalla città di Anchorage), ad una profondità di 23 km.
Il terremoto durò oltre 4 minuti e raggiunse la magnitudo momento di 9.2.
Fu tra i terremoti più forti della storia e si verifico' nei pressi del blocco crostale Yakutat.
Inoltre, a causa dell’elevata energia liberata, si ebbe uno tsunamicon onde alte 8-9 metri.
Fortunatamente il numero delle vittime fu molto limitato ma comunque il sisma del 1964 è la prova tangibile di quanto sia pericolosa l'Alaska dal punto di vista sismico oltre che vulcanico (per via della presenza di numerosi vulcani attivi).

L'area maggiormente colpita fu il golfo dell'Alaska ma tra le zone più attive sismicamente vi è sicuramente la fossa delle Aleutine.





Sendai, Giappone – 9.0°


Il terremoto di Sendai, conosciuto anche come il terremoto e maremoto del Tohoku, è stato il terremoto più potente nella storia del Giappone e si è verificato a largo della costa della regione del Tohoku, nel Giappone settentrionale.
Si verificò alle 14.46 ora locale (05.46 UTC) del 11/03/2011 e durò circa 6 minuti.
Inizialmente venne stimata una magnitudo momento pari a 8.9, poi corretta a 9.0.
L’accelerazione del suolo ha raggiunto picchi di 2.99 g. e il terremoto fu registrato dalla maggior parte dei sismografi sparsi sul globo.



In maniera indiretta anche nazioni molto lontane subirono le conseguenze del terremoto giapponese infatti l’ipocentro non molto profondo (30 km), la localizzazione dell’epicentro, l’incredibile energia sprigionata e il movimento della struttura tettonica responsabile dell’evento sismico (si verificò lungo la fossa del Giappone), innescarono un incredibile tsunami.
Le onde con un'altezza di 10-15 metri (ma con picchi anche di 40 metri poichè amplificate da vari fattori, quali la conformazione della costa) e una velocità in mare aperto di 750 km/h, raggiunsero persino la Nuova Zelanda e il sud del Cile.

All’evento principale seguirono forti e numerosi terremoti che raggiunsero anche una magnitudo di 7.4.
Il terremoto spostò l’asse terrestre di 17 centimetri e le coste del paese di 4 metri verso est.

Attualmente sono state confermate circa 15.700 vittime, decedute soprattutto a causa dello tsunami e non dell’evento sismico in sé, e oltre 4.000 dispersi. Il Giappone ricevette immediatamente aiuti economici e umanitari da circa 45 nazioni.

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Kamchatka, Russia – 9.0°


Il Terremoto della penisola di Kamchatka in Russia, conosciuto anche come lo tsunami di Severo – Kurilsk, si verificò alle 04.58 ore locali (16.58 GMT) del 04/11/1952 presso Severo - Kurilsk ad una profondità di 30 km.
Per anni fu confermata la magnitudo momento di 8.2, ma solo dopo attente analisi la magnitudo momento è stata ricalcolata a 9.0.
Il terremoto si verifico lungo la Fossa Kuril – Kamchatka dove la Placca Pacifica subduce (scivola) al di sotto della Placca Okhotsk.
Il potente terremoto fece circa 2300 morti e innescò uno tsunami con onde alte 10-15 metri




Al largo delle coste dell’Ecuador – 8.8°


Il Terremoto al largo delle coste dell’Ecuador, conosciuto anche come il terremoto dell’Ecuador – Colombia del 1906, si verificò alle 15.36 UTC del 31/01/1906 al largo delle coste dell’Ecuador, alla stessa latitudine della città di Esmeraldas.
Il terremoto raggiunse la magnitudo momento di 8.8 e creò una frattura lunga circa 500-600 km.

Dal punto di vista sismico si è verificato lungo un piano di subduzione, presso il quale la placca di Nazca subduce (scivola) al di sotto della placca delle Ande del Nord.
Inoltre, a causa dell’elevata energia liberata, si ebbe uno tsunami con onde alte 5 metri.
Il terremoto fece tra i 500 e 1500 morti.




Concepción, Cile – 8.8°


Il terremoto in Cile del 2010 con epicentro a largo della costa del Malue (a circa 110 km a nord/nord – est dalla città di Concepción) e si è verificato alle 03.34 ora locale (06.34 UTC) del 27/02/2010.
E' stato l’evento sismico più potente mai registrato in Cile dal 1960, tant'è che l'incredibile energia ha creato una frattura lunga circa 700 km immediatamente a nord della frattura provocata dal grande terremoto Cileno.

L’evento raggiungendo una magnitudo momento di 8.8, fu registrato dalla maggior parte dei sismografi sparsi sul globo.
Inoltre l’ipocentro non molto profondo (35 km), la localizzazione dell’epicentro e il movimento sussultorio, innescarono uno tsunami con onde alte 3-4 metri (troppo basse per poter far danni alle coste delle altre nazioni).
All’evento principale, seguirono forti e numerose scosse di assestamento che superarono anche magnitudo 6.0.

Il terremoto spostò l’asse terrestre di 8 centimetri, accorciando la durata di un giorno di 1.26 microsecondi.
Attualmente sono state confermate circa 520 vittime (a fronte di questa emergenza il Cile ricevette immediatamente aiuti economici e umanitari da moltissime nazioni).

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Isole Rat, Alaska – 8.7°


Il Terremoto presso le Isole Rat in Alaska si verificò alle 05.01 UTC del 04/02/1965, raggiunse la magnitudo momento di 8.7 e creò una frattura lunga circa 600 km.
Dal punto di vista sismico ebbe luogo lungo un piano di subduzione, presso il quale la placca Pacifica scivola (subduce) al di sotto della placca Nordamericana.
Questa subduzione ha anche creato l’arco vulcanico insulare delle Aleutine, di cui le stesse isole Rat ne fanno parte.
Inoltre, a causa dell’elevata energia liberata, si ebbe uno tsunami con onde alte fino a 10-11 metri che raggiunsero persino il Perù.




Sumatra, Indonesia – 8.6°


Il Terremoto di Sumatra del 2005 si verificò alle 23.09 ore locali (16.09 UTC) del 28/03/2005, raggiunse la magnitudo momento di 8.6 e durò circa 2 minuti.
Dal punto di vista sismico si verificò lungo un piano di subduzione presso il quale la Placca Indo – Australiana subduce (scivola) al di sotto della Placca Sunda.
L'enorme energia liberata e l’ipocentro localizzato a 30 km di profondità, innescarono uno tsunami con onde alte fino a 3 metri.
L’evento sismico fece circa 1400 morti.




Sumatra, Indonesia, 2012 – 8.6°


Il Terremoto di Sumatra del 2012 si verificò alle 15.38 ore locali (08.38 UTC) del 11/04/2012, a 610 km a sud–ovest di Banda Aceh (nord dell’Isola di Sumatra ndr.) e ad una profondità di 23 km.
Inizialmente fu stimata una magnitudo momento di 8.9, ribassata solo alcuni minuti dopo a 8.6.
Circa due ore dopo l’8.6 si verificò una scossa di assestamento di magnitudo 8.2 a 16 km di profondità e circa 450 km a sud–ovest da Banda Aceh.
Considerata l'incredibile energia liberata dai due terremoti, fu immediatamente diramata un allerta tsunami, ma nonostante ciò si ebbero onde alte non più di 50 centimetri.
Ciò accadde poiché i due eventi vennero innescati da Faglie trascorrenti e non da faglie normali o inverse.

A memoria d’uomo questo è il terremoto più forte generato da faglie attive con movimento laterale.

Nonostante la sospetta localizzazione degli epicentri, che farebbero pensare a due eventi sismici interplacca innescati da antiche faglie, vari studi hanno confermato che essi si siano verificati lungo una frattura che dividerebbe la Placca Indo–Australiana in due proto placche: Placca Indiana e Placca Australiana.
Lungo tale frattura, le due proto placche convergono al ritmo di 11 mm annui in direzione “NNW – SSE “.

La Placca Indo – Australiana si sarebbe formata 45 milioni a seguito dell’unione della Placca Indiana e della Placca Australiana, ma comunque si crede ci sia sempre stato un movimento relativo fra due placche. Il processo, che avrebbe iniziato a dividere in due l’enorme placca, sarebbe iniziato 8-10 milioni di anni fa e l’intera zona di frattura sarebbe stata riattivata da questi due forti eventi sismici (8.6° e 8.2°).
Nelle 48 ore successive all’8.6 si verificarono circa 110 eventi sismici aventi una magnitudo superiore a 4.0. Il terremoto ha causato 10 vittime e alcuni feriti.








Terremoti Storici





21/07/365 – Creta, Grecia


Attorno al 21/07/365, secondo le testimonianze storiche, si verificò un violento terremoto con epicentro localizzato presso l’isola di Creta.
Analizzando la parte occidentale dell’isola (più vicina all’epicentro) e stando sempre alle testimonianze storiche, gli studiosi sono giunti alla conclusione che tale evento abbia raggiunto una magnitudo maggiore dell’8.0 - 8.5.
Probabilmente innescò un violento tsunami che raggiunse persino le coste della Libia e dell’Egitto.
Il terremoto potrebbe essere stato caustao da un movimento lungo la fossa ellenica.




464 B.C. – Sparta, Grecia


Nel 464 avanti cristo ci fu un violento terremoto lungo la catena montuosa del Taigeto, quindi non lontano dalla città di Sparta (Grecia).
Secondo vari studi fu innescato da un movimento verticale lungo una faglia e raggiunse una magnitudo di 7.2.




08/08/1303 – Creta, Grecia


L’08/08/1303 si verificò un violento terremoto presso l’isola di Creta che raggiunse probabilmente una magnitudo di 8.0°.
L’epicentro è incerto ma si pensa che sia avvenuto tra l’est di Creta e l’isola di Rodi.
Molto probabilmente venne causato da un movimento lungo la Fossa Ellenica e fu cosi forte da innescare uno tsunami con onde alte sino a 9 metri. L’evento fece oltre 5000 morti.




03/05/1481 – Rodi, Grecia


Il 03/05/1481 alle 03.00 a.m. si verificò un forte terremoto nei pressi della piccola isola greca di Rodi. L’evento probabilmente raggiunse una magnitudo di 7.2 e innescò anche un piccolo tsunami (onde alte 1 - 1.5 metri). Fece circa 30.000 vittime.




01/11/1755 – Lisbona, Portogallo


Il 01/11/1755 alle 9.40 (ore locali) si verificò un devastante evento sismico (considerato il più forte terremoto nella storia del Portogallo), che pare abbia raggiunto una magnitudo momento compresa tra 8.5 e 9.0.
Il terremoto fu così forte da innescare uno tsunami con onde alte fino a 20 metri che distrusse non solo la città di Lisbona ma anche le coste dell’attuale Marocco e della Spagna.

L’evento molto probabilmente potrebbe essersi verificato a 200 km a sud/ sud – ovest da Cabo de Sao Vicente, e potrebbe essere stato innescato da una delle faglie SWIM. L'unica cosa cerca è che ha avuto luogo lungo il margine che separa la Placca Euroasiatica e la Placca Africana.
Il terremoto e lo tsunami fecero tra le 10.000 e le 100.000 vittime.




25/11/1833 – Sumatra


Il 25/11/1833 alle 22.00 ore locali si verificò un violento terremoto che raggiunse una magnitudo compresa tra 8.8 e 9.2.
Il violento terremoto durò circa 5-3 minuti e innescò addirittura uno tsunami.
L'evento sismico venne causato da movimenti lungo faglie limitrofe alla Fossa di Sunda, una fossa oceanica dove la Placca Australiana subduce (scivola) al di sotto della Placca Sunda. Il numero delle vittime e dei feriti è sconosciuto.




23/02/1887 – Diano Marina, Italia


Il 23/02/1887 si verificò un violento terremoto a Diano Marina (Liguria – Italia) che raggiunse la magnitudo momento di 6.5. Fortunatamente il violento terremoto venne anticipato da eventi sismici con intensità minore che permisero a moltissimi abitanti di lasciare le proprie case. Nonostante ciò la distruzione fu totale: Diano Marina venne rasa al suolo per oltre i 2/3, i danni si estendevano anche ad altre città e il numero totale di vittime ammontò a circa 650.




28/12/1908 – Messina, Italia


Il 28/12/1908 alle 05.21 circa (ore locali) tra Sicilia e Calabria si verificò un violento terremoto che raggiunse la magnitudo momento di 7.2. L’esatta localizzazione dell’epicentro del sisma è sconosciuta, cosi come la faglia che probabilmente innescò l’evento stesso, ma comunque si crede possa essere stato causato da qualche faglia presente lungo la costa orientale della Sicilia.

Al violento terremoto, durato circa 37 secondi, seguì uno tsunami (probabilmente 3 grandi onde) alte tra 6 e 12 metri.
Secondo vari studi pare che il maremoto non sia stato innescato dal terremoto stesso ma da un’enorme frana sottomarina.
A memoria d’uomo, questo risulta essere uno degli eventi sismici più disastrosi al mondo del XX secolo e sicuramente il terremoto più “importante” (per numero di vittime, feriti e sfollati) che si verificò mai in Europa.
(quest'area del sud Italia potrebbe essere stata interessata in passato da tsunami che hanno avuto origine da frane innescate da terremoti o dalle eruzioni del vulcano Etna).
Secondo alcune stime a fine evento, il numero delle vittime ammontava a 120.000, di cui, 80.000 in Sicilia e 40.000 in Calabria.

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12/08/1953 – Cefalonia, Grecia


L’8 Agosto del 1953, presso l’isola greca di Cefalonia, ebbe inizio una crisi sismica che raggiunse il suo culmine il 12/08/1953 alle 9.24 UTC (11.24 ore locali) con un terremoto di magnitudo 7.2, probabilmente causato dalla faglia di Cefalonia. Il terremoto fece circa 450 vittime.




09/03/1957 –Alaska


Il 09/03/1957 presso le Isole Andreanof, alle 14.22 UTC, si verificò un terremoto (tra i più forti terremoti nella storia dell'Alaska) che raggiunse la magnitudo momento di 8.7.
Il terremoto, causato da movimenti lungo la Fossa della Aleutine, produsse uno tsunami con onde alte fino a 16 metri. L’intero evento (terremoto + tsunami) fece ingenti danni ma probabilmente nessuna vittima.




09/07/1958 –Baya di Lituya


Il 09/07/1958 si verificò un violento terremoto nei pressi della Baia di Lituya (Alaska), probabilmente provocato da un movimento lungo la faglia Fairweather.
Il terremoto raggiunse la magnitudo momento di 7.8 e si verificò ad una profondità di circa 60 km.
La potenza del terremoto provocò un’immensa frana che riversandosi nelle gelide acque del fiordo generò ciò che i geologi definirono il megatsunami della baia di Lituya.
Onde gigantesche devastarono la piccola baia e confermarono l'esistenza di questi castrofici eventi, l'ultimo dei quali in ordine cronologico avvenuto in Indonesia, a fine 2018, a causa del collasso del vulcano Krakatoa.



10/04/1972 – Qir


Il 10/04/1972 alle 02.06 UTC si verificò un evento sismico di magnitudo momento 6.7 presso la Città di Qir in Iran. Il terremoto causò la distruzione di Qir e dell’area circostante provocando oltre 5000 morti.
Il terremoto è stato causato da un movimento lungo una faglia inversa della Zagros FTB.




01/01/1980 – Isole Azzorre


Il 1 gennaio del 1980 si verificò nelle Isole Azzorre (presso l’isola di Terceira) un terremoto di magnitudo 7.2.
L’evento è stato causato dalla faglia Gloria e causò circa 60 morti e 300 feriti.

L'arcipelago delle Azzorre è conosciuto in tutto il mondo per i suoi splendidi paesaggi vulcanici (guarda la mappa vulcani)



23/11/1980 – Irpinia, Italia


Il 23 Novembre del 1980 alle 19.34 ore locali si verificò in Irpinia un evento sismico di 6.9 di magnitudo momento e del 6.5° della Scala Richter.
L'evento interessò buona parte della Campania e della Basilicata centro-settentrionale: non distrusse solo l’area circostante l’epicentro ma coinvolse un area di circa 6 milioni di persone, causando danni agli edifici più antichi.
Il terremoto fu innescato dalla faglia Irpinia e causò oltre 250.000 sfollati e circa 3000 vittime.




29/04/1991 – Racha, Georgia


Il 29 Aprile 1991 alle 9.12 UTC in Georgia si verificò un terremoto che raggiunse una magnitudo momento di 7.0. Il terremoto venne innescato da una Faglia inversa avente un basso grado di inclinazione situata al confine tra Placca Araba e Placca Euroasiatica. Il terremoto si verificò ad una profondità di 17 km e causò la perdita di 270 persone.




08/11/2005 – Kashmir


L’8 Novembre del 2005 nel Kashmir si verificò un violento terremoto che raggiunse una magnitudo momento di 7.2.
Ebbe luogo lungo il margine a scorrimento laterale che separa la Placca Indiana e la Placca Euroasiatica.
Il terremoto si verificò ad una profondità di 26 km e causò la morte di circa 79.000 persone (fu tanto forte che venne percepito fino in Cina)




2006 –Kythira


L’8 Gennaio del 2006 poco ad ovest dell’isola di Kythira (200 km ad ovest di Atene) si verificò un forte terremoto che raggiunse una magnitudo momento di 6.8. L’ipocentro venne localizzato ad una profondità di 66 km. Tale evento uccise una persona ma fortunatamente non provocò alcun tsunami.




Terremoto di Assam


Il 15 Agosto del 1950 nei pressi di Assam (India) si verifico un violento terremoto che raggiunse una magnitudo di 8.6. L’evento si verificò a causa della convergenza presente fra la Placca Indiana e la Placca Euroasiatica.




Terremoto di Van del 2011


Il 23 Ottobre 2011 alle 11.36 ore locali, nei pressi della città Turca di Van, si verificò un violento evento sismico che raggiunse la magnitudo momento di 7.1.
Il terremoto fu innescato da una faglia posta lungo il margine che separerebbe la Placca Araba e la Placca Euroasiatica.
L’evento sismico e le centinaia di scosse di assestamento hanno causato in totale oltre 4000 feriti e la morte di circa 600 persone.




Fonti


http://it.wikipedia.org/wiki/Grande_Terremoto_Cileno
http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_e_maremoto_dell%27Oceano_Indiano_del_2004
http://en.wikipedia.org/wiki/1964_Alaska_earthquake
http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_di_Sendai_del_2011
http://en.wikipedia.org/wiki/1952_Severo-Kurilsk_tsunami
http://en.wikipedia.org/wiki/1906_Ecuador-Colombia_earthquake
http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_del_Cile_del_2010
http://en.wikipedia.org/wiki/1965_Rat_Islands_earthquake
http://en.wikipedia.org/wiki/2005_Sumatra_earthquake
http://en.wikipedia.org/wiki/2012_Banda_Aceh_earthquake
http://en.wikipedia.org/wiki/365_Crete_earthquake
http://en.wikipedia.org/wiki/464_BC_Sparta_earthquake
http://en.wikipedia.org/wiki/1755_Lisbon_earthquake
http://en.wikipedia.org/wiki/1833_Sumatra_earthquake
http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_di_Diano_Marina_del_1887
http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_di_Messina_del_1908
http://en.wikipedia.org/wiki/1953_Ionian_Earthquake
http://en.wikipedia.org/wiki/1957_Andreanof_Islands_earthquake
http://en.wikipedia.org/wiki/1958_Lituya_Bay_megatsunami
http://en.wikipedia.org/wiki/1972_Qir_earthquake
http://en.wikipedia.org/wiki/1980_Azores_Islands_earthquake
http://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_dell%27Irpinia_del_1980
http://en.wikipedia.org/wiki/1991_Racha_earthquake
http://en.wikipedia.org/wiki/2005_Kashmir_earthquake
http://en.wikipedia.org/wiki/Kythira_Earthquake
http://en.wikipedia.org/wiki/1950_Assam_%E2%80%93_Tibet_earthquake
http://en.wikipedia.org/wiki/2011_Van_earthquake

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