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Faglie attive



Nel mondo ci sono migliaia di faglie attive, di differenti tipologie e lunghezze, e alcune di esse possono produrre terremoti molto violenti.
Anche la nostra penisola è attraversata da faglie che in passato hanno innescato terremoti particolarmente forti e infatti e a tal proposito attraverso la mappa creata utilizzando il database DISS dell'INGV, puoi rapidamente scoprire l'elevato numero di faglie attive presenti in Italia:





INDICE



Come si forma una faglia ?

La faglia è una frattura nel sottosuolo in cui si verifica o si è verificato in passato il movimento tra i due blocchi di roccia tra loro adiacenti.
In altre povere durante un evento sismico la roccia, su di un lato della faglia, subisce uno spostamento (detto slip) rispetto alla roccia posta sull’altro lato della faglia.
Ovviamente maggiore sarà lo spostamento e maggiore energia verrà rilasciata.
Il movimento in questione può essere improvviso oppure di lento scorrimento in tal caso si parla di "creep asismico" e non ha nulla a che vedere con il fenomeno del bradisismo.



Ciò che separa i due blocchi di roccia prende il nome di piano di faglia ed è caratterizzato da una direzione, un'immersione e un'inclinazione.
Mentre l'intersezione del piano di faglia con la superficie del terreno viene invece definito linea di faglia (in caso di forti terremoti a volte è visibile proprio uno smottamento del terreno in corrispondenza della linea di faglia).
Inoltre i blocchi di roccia separati da una faglia, possono spostarsi e muoversi, lungo il piano di faglia, in qualsiasi direzione.


schema di una faglia attiva

(rappresentazione grafica di una faglia attiva)


A seconda della direzione in cui si muovono i blocchi di roccia distinguiamo 4 tipologie di faglie:

  • Faglie normali o dirette
  • Faglie inverse
  • Faglie trascorrenti o trasformi
  • Faglie oblique




Faglia diretta

Lungo la faglia diretta, detta anche faglia normale, durante un evento sismico avviene lo scivolamento del blocco di roccia, noto come tetto, verso il basso rispetto all'altro blocco di roccia adiacente (detto letto).
In questo tipo di fratture, diffuse sopratutto lungo la catena montuosa dell'Appennino, il piano di faglia possiede un'inclinazione di 55°-70°.


faglia diretta

(rappresentazione grafica di un faglia normale)




Faglie inversa

Lungo la faglia inversa durante un evento sismico si osserva lo scivolamento del blocco di roccia verso l'alto rispetto all'altro.
Questo tipo di faglie, presenti sopratutto lungo i margini convergenti e piani di subduzione, possiedono un'inclinazione che va da pochi gradi fino ad un massimo di 45°.


faglia inversa

(rappresentazione grafica di un faglia inversa)

In genere questo tipo di faglie sono presenti soprattutto lungo piani di subduzione o in regimi compressivi, ovvero dove vi sono due placche che si scontrano o convergono l'una verso l'altra.
Possono causare terremoti aventi una magnitudo estremamente elevata.




Faglia trascorrente

Lungo le faglie trascorrenti (dette anche strike-slip faults) il piano di faglia è verticale, perciò durante un sisma si osserva uno spostamento orizzontale dei blocchi di roccia (lungo il piano stesso).
Le faglie trasformi sono identiche alla trascorrenti ma localizzate lungo le dorsali oceaniche.
Una tra le più importanti faglie trascorrenti presenti sul nostro pianeta è la faglia di Sant' Andrea.


faglia trascorrente

(rappresentazione grafica di un faglia trascorrente)




Faglie oblique

Le faglie oblique sono cosi dette poichè durante un sisma il blocco di roccia non si muove solo sull'asse verticale (come le normali e le inverse) o orizzontale (come le trascorrenti).


Ecco una lista con alcune tra le faglie attive più pericolose al mondo :



Una faglia si dice attiva se mostra tracce di scorrimento tra i due blocchi di roccia avvenuto nel corso degli ultimi 40.000 anni e per cui si presume che lo scorrimento, quindi un terremoto, possa ancora verificarsi.
Se vuoi sapere dove sono avvenuti gli ultimi terremoti clicca sul link e inizia ad utilizzare la nostra mappa sismica.
Se invece vuoi scoprire quali sono le principali faglie europee visita il seguente link: http://diss.rm.ingv.it/share-edsf/SHARE_WP3.2_Database.html

In conclusione la magnitudo di un terremoto, nonchè la sua durata, dipende dalla lunghezza della faglia che ha causato l'evento sismico (più è lunga e più il sisma sarà forte).
Ad esempio pare che la lunghezza della faglia responsabile del sisma di magnitudo 9.0 avvenuto in Giappone l'11/03/2011 fosse di circa 280 km !


In questo video del National Geographic caricato su Youtube sono ben visibili gli effetti dristruttivi generati da alcune delle faglie attive più pericolose presenti sul nostro pianeta:





Nella mappa presente a inizio pagina è stato caricato il DISS 3.2.1, ovvero il database delle singole sorgenti sismogenetiche realizzato dall'INGV (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia).

Grazie a questa mappa puoi conoscere tutte le faglie attive presenti in Italia e scoprire attraverso la nostra lista terremoti presso quale faglia si sta concentrando l'attività sismica.


logo database DISS INGV


Legenda Mappa faglie attive
legende faglie attive



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Al seguente link puoi conoscere le fonti da cui provengono i dati dei terremoti presenti su Mapsism (principalmente EMSC-CSEM, USGS, INGV).



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