Vulcano Tambora

Descrizione Tambora

Il Tambora è tra i vulcani più famosi e temuti al mondo !



This image was taken by the NASA Expedition 20 crew., Public domain, attraverso Wikimedia Commons


Il Tambora è un vulcano indonesiano che nel 1815 esplose dando vita alla più grande eruzione esplosiva avvenuta in epoca storica nonché tra le più catastrofiche verificatesi nel corso degli ultimi 11700 anni.


INDICE

Che tipo di vulcano è il Tambora ?

Il Tambora è uno stratovulcano estremamente esplosivo.
Ha eruttato magma ricchi di potassio e come i Campi Flegrei, lo Yellowstone e il Rabaul ha generato una tra le eruzioni vulcaniche più distruttive di sempre.
Ciclicamente ciascuno di questi vulcani, come il Tambora, produce una violenta eruzione che culmina nella formazione di un'ampia caldera vulcanica, cioè una depressione di forma circolare larga anche svariati chilometri.



Tisquesusa, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons


Ciò è quanto avvenuto al Tambora con l'eruzione del 1815.
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Dove si trova il vulcano Tambora ?

Il vulcano Tambora è situato nel nord dell'isola Sumbawa, in Indonesia, a circa 1200 chilometri da Giacarta.

Eruzione Tambora 1815

L'eruzione del Tambora avvenuta nel 1815 fu tra le più catastrofiche avvenute nel corso dell'Olocene ma in pochi sanno che in realtà i primi segnali furono osservati già 3 anni prima della violenta esplosione.
Il Tambora si risvegliò dopo un lungo sonno durato più di 1000 anni e prima del 1815 avvennero numerose esplosioni di tipo freatico di piccola entità e un incremento dei terremoti.





La prima forte eruzione, avvenuta il 5 aprile 1815, produsse una colonna eruttiva alta 33 chilometri e boati che vennero scambiati dagli abitanti dell'isola di Giava come colpi di cannone.
La seconda esplosione, verificatasi il 10 aprile del 1815, diede inzio alla fase cataclismica dell'eruzione.
Le esplosioni stravolsero la morfologia del vulcano distruggendo circa 1000 metri di montagna e producendo nubi piroclastiche che devastarono i centri abitati posti alle pendici del Tambora.


Le eruzioni terminarono nel luglio del 1815, lasciando sulla vetta del Tambora un'enorme caldera vulcanica larga circa 6 km e profonda più di 1000 metri !
Durante l'eruzione fu emessa un grandissima quantità di cenere vulcanica che in breve tempo raggiunse ogni angolo del Pianeta creando negli alti strati dell'atmosfera una sorta di velo che riuscì in parte a schermare una parte dei raggi solari.
A causa della cenere e di oltre 200 milioni di tonnellate di anidride solforosa vi furono ripercussioni climatiche a livello globale.
In alcune aree del pianeta aumentarono le precipitazioni e ovunque si registrò un abbassamento della temperatura media.



Ricaduta di cenere - confronto Indonesia/Italia (base immagine The True Size)


Se di per sé l'eruzione, le esplosioni e la ricaduta di cenere uccisero oltre 60mila persone, si pensa che a causa delle ripercussioni climatiche e delle carestie che ne seguirono il Tambora abbia causato complessivamente circa 200.000 vittime !

Sembra incredibile ma un vulcano indonesiano, allora semisconosciuto, fu persino in grado di modificare il corso della storia Europea...
Secondo alcuni studi pare infatti che la sconfitta di Napoleone a Waterloo sia dipesa dal Tambora.

A causa dell'eruzione del Tambora il 1816 è anche ricordato come l'anno senza estate.
Gli effetti durarono anni e in più occasioni in alcuni stati, tra i quali anche l'Italia, cadde neve "sporca e rossastra" a causa delle ceneri presenti nell'atmosfera.
L'eruzione rilasciò 50 km cubici di cenere e detriti circa 5 volte in più rispetto a quelli prodotti dalla famosa eruzione del vulcano Krakatoa.
Oltre 20 centimetri di cenere caddero sull'isola di Giava mentre perfino nel Borneo, situato 500 km a nord del Tambora, la cenere raggiunse i 5 centimetri di altezza.

Le probabilità che il vulcano Tambora possa esplodere nuovamente, nei prossimi 50 anni, è del 10% e forse addirittura più alta.

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Fonte