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Acqua nel cratere del vulcano Kilauea: rischio eruzione esplosiva ?



Chi segue Mapsism sa bene che le eruzioni vulcaniche sono quasi all'ordine del giorno e che in realtà, la maggior parte, sono spesso di carattere violento e perciò potenzialmente pericolose.
Si tratta di vere e proprie "minacce" situate a volte in territori densamente popolati in cui gli abitanti sono almeno in parte al corrente dell'esistenza del rischio vulcanico.

Il rischio di un' eruzione esplosiva fa abbastanza clamore se giunge però da un vulcano, il Kilauea, noto in tutto il mondo per la sua perenne attività vulcanica caratterizzata per lo più dalle spettacolari e incandescenti colate laviche capaci di estendersi per chilometri fino a raggiungere le acque dell'Oceano Pacifico.
Un vulcano perciò dall'attività effusiva e per il quale i fenomeni esplosivi sono una rarità.

Un' eruzione esplosiva può verificarsi quando il cratere è talmente ostruito (da magma molto viscoso) da non permettere un graduale rilascio dei gas intrappolati all'interno del vulcano.
Una pressione del magma e dei gas che cresce fino a raggiungere livelli critici generando cosi un'esplosione.
Trattasi però di uno scenario quasi impossibile per il vulcano Kilauea poiché il magma solitamente eruttato è di natura basaltica, molto fluido e con uno basso contenuto di gas.
Fenomeni di natura esplosiva, anche estremamente violenti, possono però verificarsi (anche nei vulcani Hawaiani) quando l'acqua entra in contatto con il magma presente nei condotti vulcanici.


Pensate che un evento simile è avvenuto nel 1924 e più recentemente il 17 Maggio 2018 quando il livello del lago di lava, che una volta traboccava dal cratere Halemaumau, scendendo oltre il bacino della falda freatica (acqua sotterranea) presente sull'isola ha lasciato liberi alcuni condotti vulcanici una volta occupati dal magma.

Probabilmente, in quell'occasione, il contatto tra l'acqua e il magma fu la causa di un'incredibile eruzione esplosiva e di una colonna di fumo alta oltre 9 Km !

Inoltre secondo recenti studi, in alcuni casi, le eruzioni vulcaniche possono essere innescate dalla pioggia.
Forse è ciò che successe con il Kilauea nei primi mesi del 2018 ?

Insomma l'acqua è veramente un grande problema quando si parla di vulcani e di eruzioni e lo è ancora di più se appare, per la prima volta, in luoghi estremamente "sensibili".
Nell'Agosto del 2019 infatti gli scienziati che monitorano il Kilauea hanno notato sul fondo del cratere Halemaumau un piccolo stagno dalle acque turchesi.
Una bacino di acqua le cui dimensioni, seppur lentamente, aumentano di giorno in giorno.

Secondo ulteriori monitoraggi effettuati tra Settembre e Ottobre 2019 l'acqua presente nel cratere sommitale del Kilauea avrebbe raggiunto le dimensioni di un campo da calcio.
I vulcanologi credono che l'acqua sia giunta dalla falda acquifera sotterranea e avrebbe riempito il cratere perché i condotti del vulcano non erano abbastanza caldi da causarne l'immediata evaporazione.
Stando ad osservazioni indirette (telecamere termiche) l'acqua avrebbe una temperatura di 70°C e il suo colore turchese dipenderebbe dalla presenza di zolfo e metalli disciolti.

L'acqua è scomparsa nel Dicembre del 2020 quando il Kilauea è tornato ad eruttare formando un nuovo lago di lava nel cratere Halemaumau !
Fortuntamente non si è verificata alcuna eruzione esplosiva. Sarà stata la clemenza della Dea Pele ?


Fonte articolo:
https://volcanoes.usgs.gov/observatories/hvo/hvo_volcano_watch.html

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