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Region 206



Recenti studi effettuati dalla sezione dell' INGV di Catania, attraverso rilevmenti Gps, effettuati in un arco temporale lungo molti anni, affermano che vi sia una nuova microplacca e che si muoverebbe in maniera indipendente rispetto alla Placca Afriacana.

Si tratta della placca siculo-iblea e pare stia collidendo contro l' Appennino-Maghrebino presente nella parte settentrionale della Sicilia, mentre ad est una serie di importanti faglie trascorrenti la separerebbero dal blocco calabro-ionico.
Tra queste vi è la nota faglia di Messina-Giardini naxos.
Nel versante sud-orientale, la scarpata ibleo-maltese si estende fino all'isola di Malta.

A nord della Sicilia vi è l'arco eoliano, formatosi a causa del blocco calabro-ionico in subduzione (scivolamento) sotto il bacino del Mar Tirreno (bacino di retroarco).

L'attività sismica è particolarmente intensa lungo il versante settentrionale e orientale della Sicilia.
Gli ipocentri sono localizzati a profondità superficiali ma nel nord-est della region (l'arco calabro) sono profondi anche oltre 300-400 km.

Possono verificarsi terremoti di notevole potenza, con una magnitudo maggiore a 7.0 e perciò capaci di generare violenti tsunami (come successo nel "1908 con il terremoto di Messina").



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