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Nell'antichità Crotone fu colpita da un violento terremoto ?



Dal 3 Aprile 2020 vi stiamo parlando dello sciame sismico in atto lungo la costa ionica della Calabria che in maniera ininterrotta sta preoccupando in particolar modo gli abitanti di Crotone.
Decine di scosse molte delle quali avvertite dalla popolazione che in un periodo pesante come quello che stiamo vivendo da alcune settimane in tutta Italia, è tormentata dalla paura che possa verificarsi un terremoto più forte.


sciame sismico crotone


Ovviamente nessuno è in grado di fare previsioni ma in questo caso è impossibile avanzare qualsiasi ipotesi perchè purtroppo non si conosce quasi nulla della faglia responsabile dell'attuale sciame sismico.
Non risultano siano mai avvenuti, nell'area di Crotone, terremoti molto forti ma nonostante questo dato faccia ben sperare purtroppo non possiamo escludere di essere innanzi a una sorgente dai tempi di ritorno lunghissimi, ovvero capace di scatenare terremoti dopo secoli o addirittura migliaia di anni.
Se cosi fosse quindi potrebbe trattarsi di una sorgente sismica le cui tracce sono state ormai cancellate dall'inesorabile scorrere del tempo ?
In questi casi gli esperti possono ricorrere all'archeosismologia ovvero ad uno studio dei terremoti che avviene in sinergia con archeologi capaci di individure il crollo di antichi edifici realizzati dall'uomo.

Un approccio diverso, multidisciplinare, che fu utilizzato alcuni anni fa nell'antico sito archeologico di Capo Colonna dal sismologo Paolo Galli e dall'archeologo Alfredo Ruga.
Capo Colonna è un promontorio, situato a pochi chilometri dalla città di Crotone, dove alla fine del 6° secolo a.C. fu edificato il santurario di Hera Lacinia, uno fra i complessi sacri più importanti della Magna Grecia.
Il santuario era composto da più edifici tra i quali vi era anche un tempio vero e proprio, simile a quelli greci, del quale oggi sono visibili solo alcuni resti.
In passato l'intero promontorio era noto come "Capo delle Colonne" in riferimento alle colonne del tempio di Hera Lacinia.
Oggi ne è rimasta solo una ma fino a non molto tempo fa era affiancata da un'altra colonna che però pare sia caduta a causa di un terremoto avvenuto nel 1638.


Durante gli scavi condotti negli ultimi decenni per conto della Soprintendenza Archeologica della Calabria sono state trovate tracce di crolli improvvisi, visibili nell'intera area del santurario, e che gli archeologi ritengono siano avvenuti nel 3 secolo dopo Cristo.
La distruzione fu veramente importante, coinvolse tutti gli edifici e provocò il crollo di archi e colonne.
Danni estesi causati da un epicentro localizzato in prossimità di Capo Colonna e da un terremoto molto forte, con una magnitudo maggiore di 6.0, talmente distruttivo da determinare la fine del culto di Hera Lacinia.
Alcune fonti storiche del periodo parlano di un violento sisma avvenuto nel 241 d.C. che sconvolse una regione dell'Impero Romano, forse l'area dell'antica Crotone, ma in assenza di ulteriori dati è veramente impossibile affermare possa trattarsi del terremoto che distrusse il santuario di Hera Lacinia.
Forse non lo sapremo mai ma alla luce di questo importante studio ci chiediamo se la faglia che distrusse Capo Colonna non sia la stessa che in queste ore sta facendo tremare Crotone.

Stiamo parlando di una faglia dai tempi di ritorno lunghissimi ma dopo oltre 1700 anni potrebbe essere pronta a muoversi nuovamente ?

Un'altra domanda alle quale sembra impossibile dare risposta...
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Fonti
https://mega.nz/file/5CAEVaYA#QqBxNsPx80XjwgrhsfSTMe9GH8PtMAbLEGbxUJPz6Y4
https://it.wikipedia.org/wiki/Area_archeologica_di_Capo_Colonna

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