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Vulcano Krakatau


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  • Indonesia
  • Caldera

  • 6.102° S
  • 105.423° E
  • 155 m


Descrizione Krakatoa


Il vulcano Krakatoa, anche detto Krakatau, si trova in Indonesia ed è tristemente noto per l'incredibile eruzione avvenuta nel 1883.


vulcano krakatoa
flydime, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons


Il Krakatoa è tra i vulcani più pericolosi del pianeta e in questo approfondimento descriveremo non solo la catastrofe avvenuta alla fine del 19° secolo ma anche il collasso e lo tsunami del 2018.


INDICE





Che tipo di vulcano è il Krakatoa ?

Il Krakatoa è uno stratovulcano, ovvero un vulcano dalla forma conica, situato all'interno di una caldera vulcanica e cioè una depressione di forma circolare formatasi a causa dell'eruzione del 1883.
Quella spaventosa eruzione disintegrò il precedente edificio vulcanico creando una caldera ora sommersa e nascosta sotto il livello del mare.
Successivamente le eruzioni crearono un nuovo cono vulcanico al centro della caldera, noto come "Anak Krakatau" (il cui significato è "figlio di Krakatoa"), il quale però, a sua volta, è parzialmente collassato alla fine del 2018 a causa di un'intensa attività eruttiva.

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Dove si trova il Krakatoa ?

Il vulcano Krakatoa si trova nello stretto della Sonda, in Indonesia, tra l'isola di Giava e l'isola di Sumatra.
È distante meno di 50 chilometri dalle coste delle due isole indonesiane.





Eruzione del Krakatoa del 1883

L'eruzione del Krakatoa del 1883 è probabilmente tra le peggiori catastrofi naturali avvenute negli ultimi secoli.
Fu un'eruzione ultra-pliniana con un indice di esplosività vulcanica pari a VEI 6 e quindi fu più violenta rispetto all'eruzione del Vesuvio responsabile della distruzione di Pompei ed Ercolano !
L'indice VEI arriva a 8 e ad esempio i Campi Flegrei hanno prodotto in passato eruzioni addirittura più imponenti rispetto a quella del Krakatoa.

Prima della catastrofica esplosione si formò all'interno del cratere un ammasso di lava molto viscosa, detto duomo di lava, che ostruì il condotto principale del vulcano provocando un pericoloso aumento della pressione dei gas sotterranei.
L'eruzione, anticipata da uno sciame sismico durato mesi e da terremoti molto intensi, iniziò il 26 Agosto e raggiunse il culmine il 27 Agosto 1883 quando oltre il 70% dell'isola e dell'arcipelago circostante fu letteralmente distrutto.

Furono espulsi circa 21 km cubi di materiale magmatico e l'esplosione fu talmente forte che il boato venne udito anche a 5000 km di distanza.
Addirittura sembra abbia perforato i timpani di chiunque si trovasse in quel momento in un raggio di 60 km dal vulcano.
Secondo alcuni studi le onde d'aria prodotte dall'esplosione avrebbero viaggiato per ben 7 volte intorno al pianeta.


L'esplosione distrusse i 3 coni vulcanici - Rakata (823 m), Danan (445 m), Perboewatan (122 m)- e generò un'enorme caldera vulcanica profonda 800 metri e larga 8 chilometri !


caldera krakatoa


L'edificio vulcanico collassò produsse un'incandescente nube piroclastica alta 10 metri che viaggiando ad oltre 300 km/h fu in grado di raggiungere la costa di Sumatra in pochi minuti.

Il collassò dell'edificio vulcanico e dunque la ricaduta in mare di un grande volume di roccia, diede vita ad uno tsunami con onde alte 40 metri che probabilmente fu responsabile della morte della maggiore parte delle 36.000 vittime note.
Sembra incredibile eppure le onde riuscirono addirittura a sradicare enormi porzioni della barriera corallina (pesanti anche 100 tonnellate) che furono rinvenute, alla fine dell'evento, persino sulle coste dell'isola di Giava.
Dopo un periodo di quiescenza, durato meno di mezzo secolo, un'eruzione sottomarina iniziata nel 1927 creò l'isola vulcanica nota come "Anak Krakatau" (figlio del Krakatau).


Ecco l'incredibile filmato dell' eruzione (avvenuta nel 1927-1933):



Gli scienziati sono convinti che il Kratatoa, come pochi altri vulcani presenti sul pianeta, segua un ciclo di "distruzione e rinascita" e quindi dopo una periodo in cui le eruzioni fanno accrescere le dimensioni dell'intero edificio vulcanico il Krakatoa, inevitabilmente, esploderebbe dando vita a un'eruzione violentissima come quella del 1883.
Anak Krakatau cresce ad un ritmo di circa 9 metri l'anno e nel 2018 aveva superato di poco gli 800 metri di altezza.
La violenta eruzione del Dicembre 2018 ha però nuovamente distrutto il cono vulcanico del Krakatoa (per semplicità non c'è distinzione tra "Krakatoa" e "Anak Krakatau").




La misteriosa eruzione del 535 d.C.

Secondo alcune fonti antiche pare che in passato il vulcano Krakatoa abbia generato un'eruzione ancora più devastante rispetto a quella del 1883.
Questa vera e propria Apocalisse si pensa sia avvenuta nel 535 d.C. e sembrerebbe confermata da alcuni testi antichi proveniente dall'isola di Giava e dai carotaggi effettuati nel ghiaccio antartico, i quali hanno rilevato tracce di cenere vulcanica prodotta durante il catastrofico evento.
Secondo alcuni studiosi l'eruzione causò "secoli bui" ovvero un lungo periodo della Tarda antichità caraterizzata da carestie e pestilenze.
L'antica eruzione generò una caldera vulcanica ampia forse 80 chilometri ed espulse oltre un trilione di tonnellate di materiale vulcanico, causando ripercussioni climatiche in ogni angolo del pianeta.


caldera vulcano krakatoa


Secondo un modello realizzato al computer il pianeta fu avvolto da una nube di cenere vulcanica incredibilmente spessa e responsabile quindi dell'abbassamento delle temperature globali di circa 10°C per un periodo durato 15 anni (a tal proposito abbiamo scritto un articolo che riguarda il legame tra vulcani e clima).
Il krakatoa non è l'unico vulcano ad aver influenzato il clima globale, ciò è già successo con il vulcano Tambora e con il vulcano Laki.

Questa incredibile eruzione esplosiva, impossibile da immaginare, potrebbe avere distrutto un enorme lembo di terra che collegava l'isola di Sumatra a quella di Giava.




Eruzione e tsunami del 2018

Il 22 Dicembre 2018, alle 21.30 (ora locale), l'intensa attività eruttiva ha causato il collasso del Krakatoa e quindi la caduta in mare di un enorme volume di roccia.
Ciò ha generato un terrificante tsunami che ha impattato sulle coste di Sumatra e Giava con onde alte 20 metri.
Lo tsunami, giunto senza alcun preavviso, causò oltre 400 vittime.


eruzione krakatoa 2018
Fonte RRNET


A causa del collasso l'altezza di "Anak Krakatoa" si è ridotta di alcune centinaia di metri !
Sono caduti in mare tra i 150 e i 180 milioni di metri cubi di roccia.

I ricercatori della Brunel University di Londra e dell'Università di Tokyo hanno dimostrato inoltre che almeno inizialmente lo tsunami prodotto dal Krakatoa nel 2018 potrebbe aver avuto un'altezza tra i 100 e i 150 metri !
Sebbene l'altezza dell'onda si sia rapidamente ridotta pare che un isolotto disabito sia stato colpito da onde alte 80 metri.
In poche parole chiunque nel raggio di 5 chilometri dal vulcano non avrebbe avuto scampo.
Per tale motivo i ricercatori sostengono che il bilancio del disastro sarebbe stato ben più grave se le onde avessero avuto un'altra direzione, dirigendosi ad esempio verso centri abitati costieri più vicini.
I collassi di vulcani, iceberg e versanti montuosi possono generare onde anomale davvero colossali.
Ne è un triste esempio il famoso Megatsunami della Baia di Lituya.





(Alcune informazioni sono state estrapolate da "How the Earth Works, Season 1 - Episodio 2", condotto dalla biologa Liz Bonin e dal geologo Martin Pepper).
Fonte

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